Come parlare di un tema che nella storia dell’umanità e in tutte le culture è un tabù? La realtà dell’abuso sessuale rivela una piaga nella Chiesa e oltre. Le reazioni vanno dalla negazione al riconoscimento della responsabilità di dover intervenire. Un approccio per affrontare il tema riguarda cinque aspetti fondamentali per la pastorale: la relazione, il rispetto, la responsabilità, la comunicazione e l’etica professionale.
Papa Francesco parla di abuso di potere, di coscienza e sessuale. Ogni forma di abuso ferisce e distrugge la dignità, l’integrità e l’esistenza del minore lasciando segni per tutta la sua vita che non hanno prescrizione. Le conseguenze traumatiche dell’abuso possono essere fisiche, psichiche, sociali, spirituali ed esistenziali.
Le capacità manipolatorie della persona che abusa, oltre che a scegliere, adescare e dominare la vittima, manipola e controlla anche l’ambiente. Spesso le vittime sono minori con disagi sociali, psichici e fisici, portatori di un handicap e ma ci sono anche minori ambiziosi e sicuri di sé.
Le persone che abusano sono spesso particolarmente idealizzate, riconosciute e apprezzate per le loro capacità e doti sociali e pastorali. La loro strategia di adescamento, il cosiddetto “grooming”, è molto sofistica. Creano un legame esclusivo con la futura vittima attraverso regali, privilegi e provocazioni di complicità. Al suo graduale isolamento, spesso si aggiunge il divieto di parlare accompagnato da minacce e da promesse.
L’impegno della Chiesa dev’essere concentrata sulle vittime offrendole ascolto, accoglienza e accompagnamento riconoscendo le loro ferite e la loro sofferenza. Inoltre assumendosi la responsabilità, la Chiesa provvede di rendere giustizia alle vittime promovendo programmi di prevenzione per la tutela dei minori. Infine, è necessario attuare tutti i passi giuridici previsti dal Diritto canonico e dalle Leggi statali insieme a quelli terapeutici nei confronti dell’abusatore.
Tutto questo richiede un cambio di cultura all’interno della Chiesa che coinvolge tutti per creare ambienti sicuri e protetti.