Il thriller drammatico di Atom Egoyan affronta un tema spinoso, ovvero i rapimenti di minori da parte di organizzazioni criminali di pedofili che sfruttano il web per perpetrare i loro odiosi reati. Il film è ispirato ad un fatto realmente accaduto in Canada. Ci troviamo in un’ambientazione invernale, il paesaggio è ostile e innevato, quando, a pochi minuti dall’inizio del film, un padre (Ryan Reynolds), a seguito di una distrazione, perde di vista la figlia (Cass) di nove anni che risulterà da quel momento scomparsa. La particolarità del lungometraggio risiede, innanzitutto, nello stile registico dell’autore del film che impreziosisce tutta la pellicola di simbolismi più o meno nascosti. Le inquadrature sono taglienti, geometriche, recidono le immagini come una lama con il fine di rendere ancora più straniante la visione allo spettatore; i colori sono desaturati e, grazie all’ambientazione fredda, l’incedere degli eventi narrati acquista un ulteriore livello di drammatizzazione. Lo spettatore segue infatti un padre disperato, sull’orlo della follia, che per gli otto anni successivi alla scomparsa non rinuncia alla ricerca della figlia, dopo che questa perdita ha compromesso per sempre ogni equilibrio familiare e lavorativo. Passati otto anni, investigatori esperti in pedo-pornografia ritengono che Cass sia ancora viva… Pur non entrando nei particolari della vicenda narrata e non rovinarne la visione, qui si vuole sottolineare che il lungometraggio pone le basi per indurre diverse riflessioni nello spettatore; anche se in certe parti esso pare offrire una lettura eccessivamente stereotipata (la setta dei pedofili, persone rispettabili e mostri allo stesso tempo), riesce comunque a fornire un quadro interessante, anche dal punto di vista criminologico e vittimologico, e a porre uno sguardo acuto sui rischi legati ai crimini informatici, alla pedofilia e agli strumenti necessari e complessi per contrastare questo fenomeno purtroppo sottostimato. Egoyan costruisce un film su una problematica “difficile” attraverso gli stilemi del thriller, ma esso nasconde in realtà un dramma vero e spesso indecifrabile.