Kate Elizabeth Russell con il suo romanzo di esordio ci introduce nella mente e nei desideri inconfessabili di un’adolescente alle prese con un rapporto tossico tra lei e il proprio insegnante di letteratura.
Il romanzo si dipana alternando due linee temporali: il racconto dei 15 anni con il periodo della scuola, e quello della vita presente della protagonista adulta nel 2017 che ha come sfondo l’esplosione dei fatti del movimento sociale #MeToo. Assistiamo impassibili, nello scorrere serrato del racconto di “un’inquieta Vanessa”, al suo innamoramento verso il professor Strane, una figura affascinante e intelligente che riesce, con il passare del tempo, a guadagnarsi la fiducia della giovane anche grazie alle proprie capacità manipolatorie, ad una strategia ben congeniata per farla sentire come unica nel suo genere, diversa da tutti gli altri, più simile a lui e alla sua “oscurità” e per questo speciale. Il turbinio emotivo della ragazza solitaria appena delusa dalla migliore amica è il catalizzatore che farà scivolare Vanessa tra le grinfie di un uomo debole e malato, ma soprattutto senza scrupoli. Questo rapporto tossico per Vanessa la porterà a subire abusi sessuali, che ella però leggerà come la scoperta della sessualità, anche se malsana, in un rapporto che si protrarrà per anni tra alti e bassi, delusioni, frustrazioni e che soprattutto le causerà problemi sia con la scuola che nelle relazioni che faticosamente cercherà di costruirsi dopo la fine di tale esperienza.
Nel periodo narrato al presente, si legge della faticosa ricerca di un equilibrio da parte di Vanessa, nonostante la relazione con Strane sia finita (perché lui non è più attratto da un corpo adulto) il quale però permane come presenza ingombrante nella sua vita. Qui vediamo Vanessa alle prese con i fantasmi del passato grazie all’incontro con una ragazza che aveva frequentato la stessa sua scuola e che, sulla scia delle denunce sollecitate dal movimento #MeToo, si fa coraggio e prende la parola contro il professore di letteratura. Vanessa si trova così costretta a riflettere sul suo passato, sulla sua relazione malata che ha compromesso in toto la sua vita e a doversi interrogare su quanto quel rapporto sia stato un insieme di violenze nei suoi confronti.
“Mia inquieta Vanessa” è un’esplorazione estrema e intima dello sconvolgimento emotivo di una giovane che subisce abusi fisici e mentali da parte di una persona che dovrebbe essere una figura di cura e tutela e che esercita un potere immenso su di lei, ma che invece e si trasforma nel suo carnefice. Tale esplorazione è ancor più dolorosa per il lettore perché viene reso esplicito il fatto che la protagonista, se non in rari momenti di lucidità, non è mai completamente cosciente della sua situazione, ma, anzi, ricerca questo amore sbagliato perché non ha potuto conoscere altro.