Sleepers è un film drammatico di Barry Levinson del 1996 ambientato a New York tra la fine degli anni ’60 e gli anni ’80. Si ispira a fatti realmente accaduti anche se le autorità cittadine hanno sempre smentito tali accadimenti. Il titolo è un termine gergale che, nel quartiere d’immigrazione “Hell’s Kitchen” della Mela, indicava coloro che erano stati in riformatorio, cioè i “dormienti”. Difatti il film narra le vicende di 4 giovani ai quali il carcere cambierà la vita per sempre. Il film mette molta carne al fuoco (forse troppa), vi sono ben evidenti fattori protettivi per i ragazzi come la comunità (benché criminale), il prete del quartiere, ma anche fattori di rischio, come il fatto di provenire da famiglie disfunzionali e disagiate e la noia, che porteranno i giovani verso il loro triste destino.
Andiamo con ordine. Il film si divide in due parti. Nella prima i quattro giovani di origini multietnica, italiani e irlandesi tra gli altri, commettono per noia un piccolo reato che si rivelerà fatale perché dovranno scontare un anno di reclusione in riformatorio. Qui inizia il loro calvario che li segnerà per sempre. Sotto le minacce e per mano di alcune guardie carcerarie, subiranno ogni sorta di vessazione: dalla privazione del cibo, alla tortura, alla violenza psicologica a quella fisica e sessuale, tutto lo spettro degli abusi su minori viene crudelmente rappresentato nella pellicola. In tutta questa sofferenza i ragazzi rimarranno sempre uniti e il prete di quartiere, come anche il boss, non li abbandonerà mai. Una volta usciti dal riformatorio due di loro seguiranno la strada della carriera criminale (vi è qui anche il tema sfiorato degli istituti di correzione come luoghi criminogeni) e altri due, invece, riusciranno a ben reinserirsi socialmente.
Il fatto svoltosi negli anni Ottanta attorno a cui ruota la seconda parte del film è che i due criminali ormai adulti incontreranno per caso la guardia carceraria che più li aveva vessati da ragazzini e si vendicheranno uccidendola. Da qui si celebrerà il processo contro di loro e, durante il dibattimento, i fatti vissuti da ragazzi riemergeranno…
Il film narra molte cose, coinvolge lo spettatore in una vicenda cruda e drammatica ma, non senza risvolti morali difficili da digerire, cerca comunque di dare speranza e sottolineare quanto i fattori di protezione possano giocare un ruolo fondamentale nell’evitare un epilogo di sofferenza. Inoltre, il lungometraggio è impreziosito da un cast stellare, si va da Robert De Niro a Dustin Hoffman, da Brad Pitt a Kevin Bacon e Vittorio Gassman. Per chi non avesse mai visto questo film un po’ datato, è il momento di recuperarlo…